Vieni a Via San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli, dove è Natale tutto l'anno.

In questi giorni la strada è gremita di turisti e cittadini alla ricerca del regalo perfetto o semplicemente per assaporare la magica atmosfera del Natale, tra luci e botteghe artigianali.

I maestri presepiali lavorano instancabilmente tutto l'anno, per preparare i meravigliosi presepi ed i pastori in terracotta, fatti rigorosamente a mano, dipinti ad arte, e con gli abiti di stoffa cuciti su misura.

Girando per le varie botteghe vi potrà capitare di vedere i maestri all'opera mentre modellano la terracotta creando uno dei loro capolavori.

Ogni maestro saprà consigliarvi il simbolo e la collocazione di ogni pastore;

tutti i personaggi del presepe napoletano hanno un preciso significato simbolico, oltre alla natività potrete trovare pastori che per le loro caratteristiche ed il loro posizionamento nel presepe rivestono ruoli particolari e pieni di significato:

  • Benino, il pastore dormiente, disposto lontano dalla grotta, disteso in prossimità di un albero, su di un giaciglio d'erba, con la testa appoggiata su di un sacco pieno o su di un grosso sasso, circondato dalle pecorelle bianche che pascolano. Questo pastore rappresenta l'attesa passiva della nascita di Gesù.
  • Il Pastore della Meraviglia, poco conosciuto, ma facilmente identificabile proprio grazie alla sua postura, con le braccia e lo sguardo rivolto verso il cielo, a differenza di Benino, collocato vicino alla grotta. Secondo la leggenda questo pastore dona al nascituro il suo sguardo pieno di stupore e di meraviglia, ovvero l'amore di Dio fatto bambino, e ciò fa si che venga collocato in una posizione di prestigio.
  • Ciccibacco “ncoppa a votta” (persona brilla che è accasciata su una botte) di aspetto grosso e con le guance rosse di solito posizionato davanti alla cantina con un fiasco di vino in mano o seduto mentre trasporta una carretta piena di botti. L'origine del pastore risale al culto del vino e alle divinità pagane, di solito collocato all'uscita dell'osteria proprio a fianco alla grotta, per indicare la vicinanza tra il sacro ed il profano e la sottile linea che li separa, l'eterna lotta tra il bene ed il male.

Oltre ai classici pastori del presepe è possibile trovare nelle botteghe di San Gregorio Armeno anche statuine in terracotta raffiguranti personaggi dello spettacolo, politici e persino i reali d'Inghilterra.

La creazione dei pastori è ritenuta ormai una vera e propria arte poiché, oltre alla perfezione della statuina, i volti hanno la capacità di esprimere la loro anima.

Se riuscirete a recarvi a Napoli durante le feste di Natale, non dimenticate di passeggiare per le “vie dei presepi” e soprattutto di parlare con i maestri delle botteghe che riusciranno a trasportarvi in un viaggio nelle tradizioni Napoletane e nella proverbiale gentilezza dei napoletani.

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un caro saluto da Napoli

Emma

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